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lunedì 28 maggio 2012

Android e’ stato scarcerato!! Google vince su Oracle


Cambiano i soggetti ma la storia è sempre quella , l’azienda X denuncia l’azienda Y per violazione di brevetto o per aver copiato il codice del proprio programma.
Questa volta gli attori sono Google e Oracle, BigG è reo (secondo Oracle) di avere violato il copyrights del brevetto di Java ma il giudice non è dello stesso parere tanto che ha proclamato innocente l’azienda di Mountain View. Quindi la giuria ha deciso che i brevetti non sono stati infranti dagli ingegneri di Google anche se ci sono 9 righe che sono “involontariamente uguali” a quelle del codice di Java.
La sentenza ha provocato due reazioni lato Oracle si difendono le prove “schiaccianti” per accusare Google, invece BigG esulta parlando di vittoria “non solo per Google ma per l’intero ecosistema di Android“.

Ad Maiora


Skype non e’ più sicuro ?


Skype è il più famoso (se non uno dei primi) client VoIp. L’omonima società fu fondata nel 2002 in Estonia, dopo pochi anni acquista da Ebay (nel 2005) e successivamente da Microsoft (nel 2011). Le statistiche parlano di oltre 600 milioni di utenti registrati sulla piattaforma Skype.
Questa piattaforma voip fu sviluppata da Niklas Zennström e Janus Friis, Skype implenta una complessa architettura P2P, basata su algoritmi proprietari (mai divulgati), la quale consente agli utenti una comunicazione non solo efficace e gratuita ma anche estremamente sicura. Proprio questa estrema sicurezza (dovuta anche alla non divulgazione degli algoritmi) ha messo più volte in cattiva luce Skype con le Forza dell’ordine.
Infatti l’azienda ha sempre sostenuto a gran voce di non poter (neanche volendo) di essere d’aiuto alle Forze dell’Ordine nelle intercettazioni su Skype. I motivi sono due:
1. Legalmente non è tenuta a farlo in quanto non è una compagnia telefonica registrata
2. La natura stessa della comunicazione impedisce perfino agli stessi gestori di ricostruire i flussi di traffico tra i vari nodi
La struttura di Skype è complessa, il traffico è frammentato in una topologia distribuita, complessa e dinamicamente variabile. Gli utenti sono allora volta “Nodi” e “Super-Nodi“, essere Super-Nodo significa veicolare traffico e tenere traccia della topologia della rete e della presenza dei client.
Ma qualcosa sta cambiando e tutto è iniziato con l’acquisto di Microsoft o almeno così sospetta sul suo blog il ricercatore Kostya Kortchinsky (famoso reverse engineer di Skype). Infatti si è accorto, dopo una approfondita analisi della rete, che i nodi nel giro di un mese sono calati da 48.000 a 10.000, ma la cosa più importante che ha notato è che questi nodi non erano più dinamici come prima ma erano statici su dei server gestiti da Microsoft.
Questa scoperta ha fatto subito il giro del web e ha trovato conferma dalla stessa Microsoft la quale dichiara: “L’introduzione di nuovi supernodi dedicati, ospitati in datacenter sicuri, ha semplicemente lo scopo di migliorare le prestazioni e l’affidabilità complessiva del sistema Skype“. Naturalmente il popolo del Web non crede a questa affermazione. Anche Efim Bushmanov, altro famoso reverse engineer di Skype, nel suo blog afferma che “la nuova architettura di Skype potrebbe invece avere come reale scopo quello di fornire finalmente a Microsoft (e quindi al governo USA) la capacità di intercettare liberamente le comunicazioni fra gli utenti finali del sistema“.
Se queste affermazioni fossero confermate Skype potrebbe subire grosso crollo, ma soprattutto crollerebbe il mito della sicurezza di Skype.
Ad maiora

sabato 19 maggio 2012

Tragedia a Brindisi !!!

ToxNetLab’s Blog si unisce al cordoglio e allo sdegno per la strage di questa mattina a Brindisi. Ancora delle vittime innocenti !!!!!


Ad maiora



Theran minaccia di denunciare Google


La situazione è più seria del previsto e sembra che il governo di Theran non abbia preso bene lo “sgarro” di Google. Infatti Google, a dire del governo di Theran, è reo di non aver assegnato un nome (su Google Maps) al vasto ammasso d’acqua che separa l’ex-Persia dalla Penisola Araba.
Theran è sul “piede di guerra” pronto a far partire una nuova “Guerra del Golfo” contro i ragazzi di Mountain View. Attualmente non ci sono repliche da parte di Google. L’Iran è stato chiaro o viene ripristina il nome o ci saranno gravi conseguenze per l’azienda di Mountain View.
Stay tuned per aggiornamenti.
Ad maiora

Costruire l’Enterprise in casa





Certo sicuramente non è un hobby per tutte le tasche ma un ingegnere, che si fa chiamare Bte Dan, ha aperto un blog dove spiega come fare.
Il blog si chiama http://www.buildtheenterprise.org/ e da quando ha aperto è stato subito successo. Infatti il blog ha raggiunto 100.000 visitatori in un solo giorno e ha un traffico così elevato, che Bte Dan ha dovuto trovare un nuovo server dove far girare il proprio blog perché quello precedente è crashato.
Il blog non parla di alieni e mondi nuovi, ma seriamente (e anche in maniera professionale) viene spiegato come fare per costruire l’Enterprise. E’ stato stimato anche un prezzo, 1000 miliardi di dollari !!! Come dicevo inizialmente non è un hobby per tutti.
Ad maiora

giovedì 17 maggio 2012

Twitter e il mercato nero dei Follower

Cosa siete disposti a fare per vedere aumentera il numero dei vostri follower su Twitter o su Facebook ? L'utente medio magari niente, ma una azienda o un personaggio famoso magari qualche cosa farebbe e forse si rivolgerebbe al mercato nero di follower.
Il mercato nero di follower è fatto di niente o meglio di nessuno, infatti dietro più che persone ci sono algoritmi e/o software che lavorano per aumentare la vostra visibilità e si può scegliere anche in che maniera. Si può passare da 4 follower a 50.000 follower in una sola volta o magari gradualmente, naturalmente queste tecniche vanno contro le policy dei vari Social Network.
Marco Camisani Calzolari, docente di comunicazione digitale e linguaggi digitali all'Università Iulm di Milano, racconta "Ieri ho comprato 50mila finti followers su Twitter sul sito seoclercks.com a 20 dollari. Sono passato da 4.000 a 58.000 in pochi giorni..."
I siti che offrono questi servizi sono tanti, basta andare su Google e scrivere "buy Twitter followers".
Questa notizia fa perdere di credibilità a tutte le varie classifiche che vengono stilate sul web e vanifica il lavoro di chi lo fa in maniera professionale. Infatti creare una community non è un lavoro semplice e renderla numerosa è ancora più difficile. Bisogna fare un lavoro duro, costante, stare sempre sul pezzo e bisogna avere grande attenzione ai dettagli e al coinvolgimento.
Vincenzo Cosenza, responsabili di Blogmeter, dice che: "Esistono casi di utenti che hanno anche più di un account con decine di migliaia di follower, nonostante non scrivano nulla di personale - Il numero di contatti, da solo, vuol dire sempre meno. Bisogna prestare attenzione al "page engagement", inteso come somma di like, condivisioni, commenti e post spontanei".
Ad maiora

mercoledì 16 maggio 2012

Greenpeace vs Apple

Greenpeace assalta la sede principale di Apple a Cupertino. Due attivisti nelle prime ore della mattina (in california) hanno eseguito un vero e proprio blitz contro Apple rea di essere una azienda poco "green".
La protesta è avvenuta in maniera plateale prima proiettando una serie di messaggi sulla facciata principale della sede di Infinite Loop, successivamente hanno messo davanti all'ingresso della sede un "Fungo gigante" con il marchio della Mela e un messaggio che recitava cosi:
"Sicuramente una società come Apple sa che puntare sulle energie rinnovabili non è solo la cosa più intelligente, ma è anche quella giusta da fare. Pulite la nostra Nuvola!"
La frase si riferisce alle accuse mosse in passato contro Apple sul fatto di avere dei DataCenter che gestiscono il servizio Cloud che funziona con energia a carbone. Apple ha replicato dicendo che:"quell'impianto attinge più della metà della sua energia elettrica da fonti rinnovabili, con pannelli fotovoltaici che forniscono oltre 20 megawatt e celle alimentate a combustibile biologico da cui se ne ricavano 5."
I due attivisti sono stati arrestati dalla polizia di Cupertino.
Ad maiora


WhatsApp a rischio sicurezza

WhatsApp nota applicazione (per iOs e Android) per scambiare messaggi "gratis" (utilizzando la connessione dati) sembra avere dei problemi di privacy. Infatti l'applicazione, a differenza di iMessage, trasmette i messaggi in chiaro. Questo comporta che se un utente usa Whatsup tramite una rete WiFi rischia che i suoi messaggi vengano letti da una terza persona, questo non accade su rete GSM.
WhatsApp sniffer è una applicazione che permette di catturare i messaggi degli utenti di WhatsApp che si trovano su rete WiFi, privata o pubblica che sia. Google appena è venuta a conoscenza della falla ha levato da Google Play l'applicazione.
WhatsApp ha rilasciato una release (lato Android ver. 2.7.7532, mentre su ITunes sono ancora fermi a 2.6.10 di marzo) che dovrebbe tappare la falla.
Ad maiora

lunedì 14 maggio 2012

L’Iran censura i servizi mail di Google, Yahoo e Microsoft


Google, Yahoo e Microsoft non sono graditi al governo di Theran, tanto che i servizi email sono stati censurati. L’ordine è partito dai vertici del ministero delle Telecomunicazioni e recita così:”istituzioni bancarie, società assicurative e operatori di telefonia dovranno abbandonare immediatamente tutti quei servizi di posta elettronica forniti da aziende operative all’estero.
Il governo di Theran chiede di utilizzare piattaforme iraniane, ovvero tutti quei domini web che hanno come suffisso .jr, quindi operatori e banche dovranno adattarsi aprendo nuovi account su iran.ir, post.ir e chmail.ir. Le agenzie governative dovranno utilizzare indirizzi che finiscono con gov.jr, mentre le università dovranno utilizzare che finiscono con ac.jr.
Il governo di Theran non è nuovo a queste idee di “purificazione” della rete, infatti il ministero delle telecomunicazioni aderisce al piano per una rete alternativa in Iran dove il 60% delle abitazioni e uffici sono connesse ad una rete “pulita”.
Grazie a questa mossa Theran crea un divario ancora più grande tra Internet (il mondo) e l’Iran, isolando in questa maniera il paese.
Ad maiora

Facebook si lancia nel Cloud


Facebook piglia tutto !!! Dopo aver comprato Instagram adesso BigBlu si lancia nel mercato dell’hosting e fa concorrenza a Google Drive e Dropbox.
Il servizio sarà inizialmente attivo in prova per pochi utenti, ma diventerà operativo per tutti a breve. Gli utenti potranno scambiarsi fino a 250 MB di file (esclusi file .exe e file musicali, questo per non avere problemi di pirateria).
Questo lancio nel mondo del Cloud non è nato per caso, infatti nel 2010 Facebook comprò drop.io che sperimentò neiGroup of School , quindi disponibili per tutti gli utenti con estensione .edu.
Ad maiora

venerdì 11 maggio 2012

Il Blog non e’ stampa clandestina, annullato il processo !!

La Corte di Cassazione ha emesso il verdetto che riguardava il processo contro il blogger Carlo Ruta. Il blogger era stato accusato di stampa clandestina, ma la Cassazione non è stata dello stesso parere visto che ha rovesciato le decisioni iniziali.
Questa sentenza annulla tutte le accuse rivolte verso i Blog e i blogger che sono state sollevate in questi ultimi mesi. I giudici della Cassazione ha ritenuto che il fatto non sussiste perché :"i blog non sono un prodotto editoriale e dunque non sono stampa clandestina."
La colpa del blogger Ruta era di aver pubblicato sul sito www.accadeinsicilia.net di documenti relativi all'assassinio del giornalista Giovanni Spampinato, ucciso a Ragusa nel 1972 a soli 22 anni. Il blogger fu condannato a pagare 150€ di multa e il sequestro del Blog, il quale è chiuso dal 2004.
Il Blog non è stampa clandestina perché il Blog non è un prodotto editoriale, forse è meglio così !!!
Ad maiora

giovedì 10 maggio 2012

TROTA e Lode, la laurea in pochi click

Lo scando di Bossi Jr. ha affondato la Lega Nord ma sicuramente ha fatto diventare popolare il Trota sul web, tanto che hanno aperto un sito (satirico) su di lui e sulle sue "lauree".
Il sito è http://www.trotaelode.com/ e permette di generare diplomi di laurea (naturalmente falsi) e come recita il sito:
"Non ne puoi più delle notti passate a studiare, e vorresti andare in discoteca e sfondarti di Cuba Libre e Vodka Redbull? Il tuo papà non ti regala l'Audi se prima non gli porti a casa il pezzo di carta? Dimentica le tue preoccupazioni, compila questo modulo e scarica istantaneamente il tuo certificato di Laurea da stampare e appendere sopra il camino!"
Il Web è bello anche per questo.
Ad maiora

Greenpeace vuole fare luce su Enel – Indizi

Continua il servizio sull'iniziativa di Greenpeace "Facciamo luce su Enel, è aperta la caccia al serial killer del clima".
I ragazzi di Greenpeace, da bravi investigatori, forniscono degli indizi per portare avanti la loro tesi. Qui vogliamo riproporre l'ultimo che hanno pubblicato, se poi volete approfondire potete andare sul loro sito http://www.facciamolucesuenel.org/category/indizi/


"«Pronto? L’Enel? Potrei parlare col dottor Colombo? Pinuccio sono. Sono venuto di notte perché sono inseguito da quelli di Greenpeace che stanno a rompere i coglioni co’ sto fatto del carbone». Ieri sera sotto la sede Enel di Roma, in Viale Regina Margherita, il faccendiere Pinuccio chiama Andrea Colombo, Presidente dell’azienda e gli propone un’acuta strategia per liberarsi di noi e dei nostri attacchi. Querelarci per diffamazione a Enel non è bastato. Ora arrivano anche i consigli del noto faccendiere barese in contatto con i potenti del mondo.
Pinuccio ha chiamato Monti e Fornero per la riforma del lavoro, ha fatto uno squillo al Papa per chiedergli un favore, ha augurato buon compleanno a Berlusconi e confortato Sarkozy per la sua sconfitta. Che avrà suggerito a Enel per nascondere i suoi crimini ambientali?
Guarda il video e scopri come la lobby dell’energia sporca è disposta a tutto per difendere i profitti del carbone a danno dell’ambiente e della nostra salute." (fonte: http://www.facciamolucesuenel.org/pinuccio-chiama-enel/)
Questo è l'ultimo indizio postato da Greenpeace sul loro sito dal titolo: Quei 2rompicoglioni" di Greenpeace. Pinuccio chiama Enel
Se volete approfondire e leggere gli altri indizi andate sulla loro pagina web: http://www.facciamolucesuenel.org/category/indizi/
ToxNetLab's Blog riporta questa iniziativa a titolo informativo , il lettore deciderà se questa causa è giusta o no, comunque vale la pena fare un giro sul sito per farsi una idea.
Ad maiora

mercoledì 9 maggio 2012

Twitter sminuisce le voci sulla fuga di dati

Twitter sminuisce le voci che girano su un presunto attacco hacker con conseguente fuga di dati (circa 55mila account twitter). Il Social Network ha subito fatto partire una indagine per capire l'entità dei danni e i motivi, consigliando ai propri utenti di cambiare le password.
Ora Twitter riferisce che i dati pubblicati (20mila e non più 55mila come si diceva inzialmente) sarebbero di fake account e spambot già noti allo stesso Social Network.
Ad maiora

Twitter violato, le password sono i rete!!

Twitter è stato violato, oltre 35mila profili compromessi !!! Questo è il "bollettino di guerra" che è arrivato. Degli hacker hanno rubatoi password e indirizzi e-mail per pubblicarli liberamente online sul sito di condivisione Pastebin.com.
Twitter ha subito avviato una indagine per capire come e quando, ma sopratutto chi, ha violato i loro server. Intanto ha aperto una pagina, Twitter violato, dove sono riportate le istruzioni da seguire per gli utenti che hanno un account violato.
I portavoce di Twitter cercano di minimizzare il caso, ma rimane il fatto che Twitter (quindi un Social Network) è stato violato !!!
Ad maiora

Greenpeace vuole fare Luce su Enel

Greenpeace ha fatto partire una iniziativa che conta, almeno da quello che è riportato sul sito, 23.730 iscritti, anzi "Investigatori climatici". Greenpeace è una associazione che è sempre stata attenta all'ambiente e a quello che succede intorno a noi, non è vista bene da imprese e multinazionali perché quest'ultime sono le "vittime" preferite di Greenpeace.
L'ultima iniziativa che hanno fatto partire i ragazzi di Greenpeace è "Facciamo luce su Enel, è aperta la caccia al serial killer del clima", iniziativa per "fare luce" sulle attività di Enel. Greenpeace infatti la accusa di essere la causa, tramite le sue centrali a carbone, delle mutazioni climatiche di questi ultimi decenni.
Il sito della iniziativa è http://www.facciamolucesuenel.org/ e per spiegare meglio chi sono e cosa vogliono riporto qui di seguito le loro motivazioni (che potete trovare anche sul loro sito):
"Secondo le previsioni dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), la più importante commissione di studio delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale, se non si ridurranno presto le emissioni di gas serra la temperatura superficiale della Terra, entro la fine di questo secolo, crescerà tra gli 1,8 e i 4 gradi centigradi. Gli scienziati dell’IPCC ritengono, con una probabilità del 90%, che il riscaldamento climatico sia causato dalle attività antropiche. Questo scenario sconcertante è anche e soprattutto la scena di un crimine: i cui colpevoli restano ancora nell’ombra. Un gruppo internazionale di scienziati presieduto dal Nobel Paul Crutzen sostiene che “i cambiamenti causati dall’uomo nella composizione dell’atmosfera e nella qualità dell’aria causano a livello globale 2 milioni di morti premature ogni anno”.
Enel, con le sue centrali a carbone, produce da sola in Italia oltre 26 milioni di tonnellate di CO2.
La CO2 è il gas maggiormente responsabile dell’effetto serra e del caos climatico che minaccia il nostro mondo.
E, per giunta, ha promesso di aumentare la produzione di elettricità da carbone. Per questo siamo sulle sue tracce.
I cambiamenti climatici toccano direttamente il nostro Paese. Le temperature medie dell’Italia si stanno alzando rapidamente. I 10 anni più caldi dal 1800 a oggi sono successivi al 1990; di questi, 6 su 10 sono successivi al 2000.
Le prove che abbiamo raccolto rivelano che gli eventi metereologici estremi si vanno intensificando sempre più. All’aumento medio delle temperature si associano ondate di calore (triplicate negli ultimi 50 anni) e di gelo, con un forte aumento delle giornate di precipitazioni molto intense associate a una generale diminuzione delle precipitazioni nell’arco dell’anno. Stime autorevoli dicono che i cambiamenti climatici, nel 2050, potrebbero costare all’Italia una riduzione del reddito nazionale pari a 20/30.000 milioni di euro.
È in questo scenario, fatto di desertificazioni, alluvioni, freddi eccezionali come quelli dello scorso febbraio, che s’inseriscono molte delle tragedie cui abbiamo assistito inermi negli ultimi mesi.
Sono i disastri che anche il Presidente Giorgio Napolitano ha definito “tributi molto dolorosi che paghiamo ai cambiamenti climatici”: le alluvioni delle Cinque Terre (25 ottobre 2011, 12 morti), di Genova (4 novembre 2011, 6 morti), di Messina (22 novembre 2011, 3 morti). E sono solo alcune delle molte calamità di cui siamo tutti testimoni. Una lunga scia di evidenze di un piano criminale contro il clima che sembra non volersi arrestare.
Per questo motivo dobbiamo agire ora e fermare ciò che può essere fermato: l’utilizzo di carbone per la produzione di energia elettrica nelle centrali Enel.
Unisciti anche tu all’indagine del R.I.C., il Reparto Investigazioni Climatiche di Greenpeace.
Rivelando a tutti la sporca verità, ci aiuterai a portare Enel al tavolo delle trattative per costringerla a cambiare i suoi piani industriali a favore di fonti di energia rinnovabile e pulita. Salviamo il clima.
Fermiamo Enel."
ToxNetLab's Blog riporta questa iniziativa a titolo informativo , il lettore deciderà se questa causa è giusta o no, comunque vale la pena fare un giro sul sito per farsi una idea.
Ad maiora

martedì 8 maggio 2012

Microsoft prova la stessa tecnica di Samsung: “iCloud potrebbe non essere abbastanza. Prova SkyDrive”

Anche Microsoft, come la Samsung, prova con il "Marketing aggressivo" per rosicchiare qualche utente ad Apple.



"iCloud potrebbe non essere abbastanza. Prova SkyDrive", questo recita lo spot per pubblicizzare SkyDrive e il bello che il video promozionale è per SkyDrive per Mac. Il Cloud targato Microsoft offre, gratis, 7Gb di spazio online che è molto di più di quello che offrono i suoi concorrenti. Inoltre è prevista una app gratuita per Iphone.
Anche la soluzione a pagamento è molto interessante, infatti con 10$/anno potete avere fino a 27 GB di spazio online. La Microsoft tenta in tutte le maniere per portare utenti Apple su SkyDrive, tanto che ha messo online anche una pagina web dove spiega come effettuare il passaggio da iDisk a SyDrive. La pagina la trovate qui .
Ad maiora

L’FBI vuole una rete di spioni

L'FBI ci prova ancora, ormai è un chiodo fisso, vuole (e la sta chiedendo a gran voce) una rete dove sia facile spiare tutti. In poche parole chiede a tutti di rinunciare alla privacy e di aver siti e servizi web facilmente rintracciabili e che anche le comunicazioni VoIp (Skype) sia facilmente tracciabili.
Insomma un vero e proprio Grande Fratello a disposizione di agenti federali. L'FBI ha incontrato Microsoft, Google, Yahoo!, Facebook alle quali ha detto che è necessario modificare il codice di siti e servizi web, social network, servizi VoIp e client email. Inserire sempre una backdoor ("porta di servizio" che permette di entrare senza problemi) da utilizzare in caso di attività di intelligence e indagine.
Il Grande Fratello di Orwell è sempre più vicino e questa volta non ci sarà Steve Jobs a salvarci !!!
Ad maiora

lunedì 7 maggio 2012

Iran vs Google, scoppia la Guerra (d)nel Golfo

E' scoppiata la guerra nel Golfo tra Iran e Google, il motivo una mancanza da parte di BigG. Infatti sembra che su Google Maps manchi il nome allo stretto marino che separa l'ex Persia dalla penisola Araba.
E' quasi un caso diplomatico quello tra Mountain view e Theran, infatti il ministero iraniano della cultura sembra non aver digerito questa mancanza da parte di BigG. La querella nasce dalla vecchia rugine che c'è tra Iran e i paesi arabi su il nome da assegnare allo stretto marino che separa le due nazioni.
L'accusa del governo di Theran è che "Google fabbrica bugie", la difesa di BiG è la seguente " il servizio di mappatura non associ per forza un nome a tutte le aree e i luoghi del pianeta."
Ad maiora

Rilasciato il blog in ostaggio per 24 mesi

Il blog DaJaz1.com è stato liberato dopo 24 mesi da ostaggio. Alla fine del 2010 ci fu un giro di vite sui siti della pirateria e della contraffazione e una delle vittime fu il blog di musica hip hop DaJaz1.
Il blog fu sequestrato dagli agenti della U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE), reo di aver diffuso materiale in violazine del copyrights. Il blog è rimasto bloccato per più di un anno e i proprietari non hanno mai ricevuto spiegazioni merito a questo sequestro. Alla fine del 2011 il blog è stato restituito ai proprietari, ma senza dara loro delle motivazioni.
Electronic Frontier Foundation (EFF) si è battuta, ed ha ottenuto, per la pubblicazione dei documenti riguardanti questo sequestro. Da questi documenti è venuto fuori che la Recording Industry Association of America (RIAA) segnalò il blog come uno dei più "pericolosi" in ambito di pirateria musicale.
L'altro particolare di rilievo che è venuto fuori da questi documenti è che gli agenti dell'ICE non avevano ottenuto subito delle prove contro il blog DaJaz1, il quale in pratica è stato sequestrato in attesa di prove. I vertici RIAA non sono mai riusciti a dimostrare la colpevolezza dei proprietari del blog, tanto che alla fine il dominio è stato rilasciato per "assenza di prove". In tanto il blog è stato chiuso per 24 mesi!!!
Se volete approfondire potete andare qui
Ad maiora

venerdì 4 maggio 2012

Internet sempre più lenta? Si secondo il Rapporto Akamai

Internet non gode di buona salute e a dirlo è Akamai tramite il loro nuovo Rapporto State of internet dove viene riportata la situazione di Internet ad oggi.
Il risultato che è venuto fuori è duplice, infatti sul preve periodo è negativo (trimeste) mentre su lungo periodo è positivo (anno). Nelgi ultimi tre mesi del 2011 la velocità è calata del 14% mentre fra il 2010 e il 2011 è aumentata del 19%.
Akamai non ha una motivazione per questo rallentamento ma si limitata solamente a riportalo nel suo report. Altri dati significati sono che la diffusione della Banda Larga è ferma al 66%, mentre le connessioni lente sono diminuite notevolmente.
Qui di seugito riportiamo un confronto fra la situazione italiana e quella statunitense:  

Ad maiora